ATTO INDIRIZZO

Atto di Indirizzo del Dirigente

Atto d’indirizzo del Dirigente Scolastico per la revisione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa a. s. 2024/25 e predisposizione del PTOF triennio

Descrizione

Oggetto: Atto d’indirizzo del Dirigente Scolastico per la revisione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa a. s. 2024/25 e predisposizione del PTOF triennio 2025-2028

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;

PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che:

  1. le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell’anno scolastico precedente il triennio di riferimento, il Piano Triennale dell’Offerta Formativa;
  2. il Piano deve essere elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico;
  3. il Piano è approvato dal Consiglio d’Istituto;
  4. una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale unico dei dati della scuola;

TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori;

VISTO il D.M. n. 14 del 30 gennaio 2024 di adozione dei nuovi modelli di Certificazione delle competenze;

VISTO il D.M. 153/2023 concernente le Disposizioni correttive al D.I. 182/2020;

VISTE le Linee Guida per l’Orientamento, adottate con DM 328 del 22/12/2022

VISTE le Linee Guida per l’insegnamento dell’educazione civica di cui al D.M. n. 183 del 7 settembre 2024;

TENUTO CONTO del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che ha determinato l’integrazione della progettazione formativa dell’Istituto;

VISTA l’Agenda 2030 e il Piano per l’Educazione alla Sostenibilità;

VISTO il DDL S. 924-bis, discusso in data 25 settembre u.s. in sede parlamentare e in attesa di conversione in Legge;

VISTA la Nota M.I.M. Prot. n. 39343 del 27/09/2024 recante indicazioni in merito al Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) – indicazioni operative in merito ai documenti strategici delle istituzioni scolastiche (Rapporto di autovalutazione, Piano di miglioramento, Piano triennale dell’offerta formativa);

RAVVISATO che la suddetta Nota evidenzia che ai sensi dell’articolo 1, comma 12, della legge 13 luglio 2015, n. 107, il PTOF è rivedibile annualmente entro il mese di ottobre, termine ordinatorio che negli ultimi anni scolastici è stato prolungato fino all’inizio della fase delle iscrizioni, pertanto, si potrà procedere con la pubblicazione dei documenti fino al giorno antecedente la data di inizio della fase delle iscrizioni;

RITENUTO di dover valorizzare quanto già in atto nell’Istituto, coerentemente con quanto sollecitato a livello nazionale ed europeo, con le attese delle famiglie e degli alunni, con le responsabilità di tutti i soggetti coinvolti, nell’intento prioritario e comune di attivare azioni educative efficaci per il perseguimento del successo formativo di tutti gli alunni, titolari di bisogni educativi comuni e speciali;

VISTE le azioni programmate nel Piano di Miglioramento e il raccordo con il Rapporto di autovalutazione;

EMANA

ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della legge 13.7.2015, n. 107, il seguente

Atto d’indirizzo per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione

per la formulazione del “documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche”, grazie al quale si realizza il confronto e la partecipazione tra tutte le componenti scolastiche, il personale, le famiglie, gli studenti e le “diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio”.

Il documento del PTOF 2022-2025, attualmente in vigore, costituisce il punto di partenza per il lavoro di aggiornamento, rimodulazione e revisione con l’obiettivo di valorizzare il lavoro svolto e di innescare una riflessione sul ciclo di pianificazione e miglioramento, apportando le integrazioni e gli adeguamenti necessari: il presente documento, pertanto, dovrà essere di ispirazione anche per la revisione annuale del Piano, da operarsi entro l’apertura delle prossime iscrizioni.

Ai fini dell’aggiornamento annuale del documento a.s. 2024-25 e della predisposizione del PTOF per il triennio 2025-26, 2026-27, 2027-28, si dovrà tener conto delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati nel RAV per rispondere alle reali esigenze dell’utenza.

L’Offerta Formativa dovrà articolarsi tenendo conto della normativa vigente, delle Indicazioni Nazionali, e della Raccomandazione del Consiglio Europeo relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente del 22 maggio 2018 il cui quadro delinea otto tipi di competenze chiave:

  1. competenza alfabetica funzionale;
  2. competenza multilinguistica;
  3. competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria;
  4. competenza digitale;
  5. competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare;
  6. competenza in materia di cittadinanza;
  7. competenza imprenditoriale;
  8. competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali.

Il Piano dovrà essere elaborato secondo i seguenti aspetti strategici:

La scuola e il suo contesto: in cui vengono specificati il contesto e i bisogni del territorio, le caratteristiche principali della scuola e le risorse materiali e professionali.

Le scelte strategiche: organigramma e descrizione delle modalità organizzative adottate per l’utilizzo dell’organico dell’autonomia, Piano di formazione docenti e ATA coerente con i traguardi attesi dalla scuola.

Le attività di monitoraggio, verifica e rendicontazione di quanto è avvenuto e quanto è stato svolto nell’anno precedente.

Priorità strategiche

Socializzazione e inclusione

Promozione della persona e coinvolgimento nel gruppo attraverso l’assegnazione di ruoli calibrati sulle potenzialità di ciascuno in modo che tutti possano contribuire, col proprio apporto, alla risoluzione di problemi, portando a termine i compiti assegnati. Si terrà conto altresì del contesto specifico e della necessità di includere gli alunni più deboli e con BES.

Educazione civica ed Educazione digitale

Sarà necessario aggiornare il curricolo di educazione civica secondo le tematiche, i traguardi e gli obiettivi di apprendimento previsti dalle recenti Linee guida per l’educazione civica adottate con D.M. 7 settembre 2024, n. 183. Come stabilito dalla Legge 92/2019 e dalle successive Linee guida per l’insegnamento trasversale dell’educazione civica di cui al D.M. n. 183 del 7 settembre 2024, l’educazione civica entra a far parte del curricolo per non meno di 33 ore annue. Finalità precipua sarà promuovere valori, diritti e doveri che costituiscono il nostro patrimonio democratico, fondamento di una società imperniata sulla Persona.

La conoscenza della Costituzione italiana e delle istituzioni dell’Unione europea sarà strumento per sensibilizzare ai valori della legalità e della convivenza civile. Così come disciplinato, l’insegnamento dell’educazione civica dovrà avere carattere trasversale. Si raccomanda di non tralasciare in alcun modo l’approfondimento delle tematiche previste e di curarne l’aggiornamento continuo. I traguardi e gli obiettivi di apprendimento, articolati secondo i tre nuclei concettuali:

  • Costituzione
  • Sviluppo economico e sostenibilità
  • Cittadinanza digitale

potranno essere perseguiti non solo nell’arco delle ore dedicate, ma costituire opportunità per leggere e interpretare tutto il curricolo della scuola alla luce delle Linee guida.

Si raccomanda inoltre di attuare misure di contrasto al fenomeno del bullismo e cyberbullismo per acquisire un esercizio consapevole e attivo della cittadinanza.

Particolare attenzione dovrà essere data all’educazione alla cittadinanza digitale. Vista la partecipazione della scuola al PNSD e al PNRR, è obbligatorio inserire all’interno del curricolo, la parte dedicata alle discipline STEAM e al curricolo digitale, tenendo presenti il DigComp 2.2 e il DigCompedu.

Acquisizione di competenze e orientamento: progettazione di percorsi didattici laboratoriali e interattivi volti al saper fare e all’utilizzo funzionale delle conoscenze. Promozione di abilità procedurali e sviluppo dell’autonomia e dell’autostima. In particolare, si raccomanda di pianificare percorsi efficienti ed efficaci anche nella prospettiva dell’orientamento e del percorso di vita degli alunni. Prevenire e contrastare la dispersione scolastica attivando percorsi di tutoraggio e formazione.

Progettazione del curricolo verticale

Le Indicazioni Nazionali del 2012, lungi dal prescrivere contenuti, delineano un percorso progressivo coerente dai 3 ai 14 anni grazie ai Traguardi per lo sviluppo delle competenze che ne rappresentano il filo conduttore. Ogni singola Istituzione Scolastica è tenuta ad elaborare un proprio curricolo di scuola sulla base di Indicazioni ministeriali che poi gli insegnanti dovranno tradurre in percorsi di insegnamento- apprendimento tenendo conto delle esigenze del contesto specifico, dei bisogni degli alunni e delle risorse offerte dal territorio. Il curricolo è quindi la sintesi progettuale e operativa delle condizioni pedagogiche, organizzative e didattiche che consentono di realizzare un insegnamento efficace e adeguato agli alunni, nel rispetto dei vincoli nazionali. Il curricolo tiene conto:

  • delle differenti fasce di scolarità;
  • delle differenze al suo interno;
  • delle diversità individuali (ambienti, ritmi e stili di apprendimento).

Per realizzare un curricolo verticale bisogna tener presente:

  • Raccordo delle azioni cognitive con gli elementi variabili dell’esperienza;
  • Elementi variabili delle modalità conoscitive: contenuti dichiarativi sempre più vasti, contesti d’uso sempre più differenziati.

La programmazione predefinita e lineare intesa come elencazione di contenuti da trasmettere deve, quindi, lasciare il posto ad una progettazione che parta dalle esigenze del contesto e ad esse si adegui continuamente seguendo un percorso che i docenti intraprendono con i propri alunni aiutandoli e supportandoli nella costruzione del loro sapere.

Le unità di apprendimento spostano il focus dall’insegnamento al processo di apprendimento degli allievi per far sì che essi costruiscano attivamente le proprie conoscenze, abilità e competenze.

Promozione della cultura della valutazione

Attivare una riflessione strutturata e capillare attraverso la quale riflettere sul valore educativo della valutazione e costruire, entro il triennio un modello ancora più condiviso: tale riflessione deve emergere dal documento PTOF. La cultura della valutazione deve considerarsi basata sul rapporto ricorsivo tra autovalutazione, valutazione esterna, miglioramento e rendicontazione pubblica degli esiti. Questo processo di valutazione porta in sé un’idea di autonomia e responsabilità, di sviluppo e miglioramento riferibile sia all’organizzazione che al personale della scuola: del resto i diversi ambiti della ricerca educativa hanno chiaramente dimostrato che il processo di valutazione in ambito scolastico riveste un ruolo fondamentale nel processo di insegnamento/apprendimento.

Accompagnare con coerenza e consapevolezza alunne, alunni e Famiglie al passaggio tra le modalità di formulazione della valutazione periodica e finale degli apprendimenti delle alunne e degli alunni della Scuola Primaria, ai sensi dell’O.M. 172/2020, attuativa della legge 6 giugno 2020, n. 41, alle nuove modalità previste dal DDL riguardante la “Revisione della disciplina in materia di valutazione degli studenti, di tutela dell’autorevolezza del personale scolastico nonché di indirizzi scolastici differenziati, discusso in data 25 settembre u.s. in sede parlamentare e in attesa di conversione in Legge, in virtù del quale “A decorrere dall’anno scolastico 2024/2025, la valutazione periodica e finale degli apprendimenti, ivi compreso l’insegnamento di educazione civica, delle alunne e degli alunni delle classi della scuola primaria è espressa con giudizi sintetici correlati alla descrizione dei livelli di apprendimento raggiunti. Le modalità della valutazione di cui al primo e al secondo periodo sono definite con ordinanza del Ministro dell’istruzione e del merito”. La riforma prevede, inoltre, che il comportamento delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria di primo grado venga espresso in decimi. Lo studente non viene ammesso alla classe successiva o all’esame di Stato conclusivo del percorso di studi in caso di valutazione del comportamento inferiore a sei decimi.

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa dovrà contenere:

  • l’offerta formativa,
  • il curricolo verticale caratterizzante le attività progettuali;
  • la progettazione trasversale dell’Educazione Civica;
  • i regolamenti;
  • gli obiettivi presenti nella Legge n.107/2015 al comma 7 dalla lettera a alla lettera s;
  • iniziative di formazione per gli studenti, compresa la conoscenza delle procedure di primo soccorso;
  • attività formative obbligatorie per il personale docente ed ATA;
  • definizione risorse occorrenti, attuazione principi pari opportunità, parità dei sessi, lotta alla violenza di genere e le discriminazioni, (con specifico impegno alla realizzazione di attività di sensibilizzazione),
  • percorsi formativi e iniziative diretti all’orientamento ed alla valorizzazione del merito scolastico e delle azioni per difficoltà e problematiche relative all’integrazione degli alunni stranieri e con italiano come L2;
  • azioni specifiche per alunni adottati;
  • azioni per sviluppare e migliorare le competenze digitali di alunni e personale attraverso il Piano Nazionale per la Scuola Digitale;
  • descrizione dei rapporti con il territorio;
  • gli indirizzi del DS, le priorità del RAV e il Piano di Miglioramento;
  • il fabbisogno di strutture, infrastrutture, attrezzature e materiali;
  • la rendicontazione sociale e la pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti;
  • tutte le opzioni di tempo scuola per gli alunni di tutti gli ordini di scuola.

SCELTE DI GESTIONE E DI AMMINISTRAZIONE

Per quanto attiene alle scelte di gestione e amministrazione, fermo restando il puntuale rispetto della normativa vigente, esse devono essere coerenti con le finalità e gli obiettivi che il piano dell’offerta formativa esprime, attraverso:

  • la valorizzazione delle risorse umane, professionali e strumentali disponibili;
  • la collaborazione con il territorio: con l’utenza, con le Amministrazioni Comunali, con le Associazioni, gli Enti, le Università;
  • la sottoscrizione di accordi di rete con altre scuole ed istituti italiani e/o stranieri per promuovere forme di cooperazione, informazione e formazione;
  • il reperimento di risorse economiche e strumentali adeguate a mantenere gli standard del servizio sin qui assicurati ed implementarli anche reperendo fonti di finanziamento diverse da quelle ministeriali.

Tutte le azioni e le procedure messe in atto nell’Istituto sono oggetto di monitoraggio al fine di un costante adeguamento nell’ottica del miglioramento continuo del servizio erogato dalla scuola, sia in termini di servizio educativo sia in termini di servizi generali.

L’aggiornamento del PTOF investe tutto il Collegio dei Docenti, che potrà avvalersi del coordinamento delle Funzioni Strumentali Area PTOF.

A meno di sopraggiunte successive indicazioni, l’aggiornamento sarà predisposto entro il 25 ottobre 2024 e sarà portato all’esame del Collegio Docenti nella seduta del 30 ottobre 2024. Consapevole dell’impegno che i nuovi adempimenti comportano per il Collegio Docenti, il Dirigente Scolastico ringrazia tutto il personale per la preziosa collaborazione.

La Dirigente Scolastica

Dott.ssa Isabella Iannuzzo

Allegati

Contatti

Struttura responsabile del documento

Ulteriori informazioni

Protocollo: Prot. 0005182/U del 30-09-2024